Su uno sfondo nero, quadrati dai bordi arrotondati di varie dimensioni mostrano icone e immagini in un collage. Disposte attorno all'immagine in una griglia ordinata, ci sono quattro foto di artisti di danza dal Regno Unito e dall'Italia. Le foto si affiancano a icone grafiche più piccole che mostrano le mappe dell'Italia e del Regno Unito, contorni di persone disabili e ballerini e un megafono, queste grafiche sono colorate di bianco, arancione e nero.

Su uno sfondo nero, quadrati dai bordi arrotondati di varie dimensioni mostrano icone e immagini in un collage. Disposte attorno all'immagine in una griglia ordinata, ci sono quattro foto di artisti di danza dal Regno Unito e dall'Italia. Le foto si affiancano a icone grafiche più piccole che mostrano le mappe dell'Italia e del Regno Unito, contorni di persone disabili e ballerini e un megafono, queste grafiche sono colorate di bianco, arancione e nero.

Commissionato congiuntamente da Arts Council England, dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra e dal British Council, Open Dialogo è un progetto volto a promuovere lo scambio culturale bilaterale attraverso la condivisione e l’approfondimento delle tematiche e delle esperienze tra artisti e operatori della danza, disabili e non disabili, attivi tra Italia e Inghilterra.

Il progetto, a cura di Stopgap Dance Company, ha previsto in maggio, nelle sue fasi iniziali, l’organizzazione di una serie di webinar gratuiti. La seconda fase del progetto prevederà la realizzazione di residenze bilaterali tra Italia e Inghilterra, rivolte ad artiste/i non udenti e disabili, allo scopo di esplorare, attraverso uno scambio congiunto di idee e esperienze, i temi propri a disabilità, danza e processi creativi.

La selezione degli artisti/e è stata curata da una commissione composta da Jo Royce dell’ Arts Council England, Alison Driver del British Council Italia e dall’artista di danza freelance Krystal Lowe, di base in Galles. Le proposte della commissione sono state approvate dal comitato direttivo, composto da rappresentanti delle organizzazioni che hanno supportato Open Dialogo.

  • “Open Dialogo riflette la visione che il British Council ha dei settori artistici e creativi, settori sempre più inclusivi e interconnessi. Agli artisti disabili viene offerta la possibilità di potenziare il proprio profilo internazionale, la proprie expertise e il proprio network di conoscenze, permettendo al contempo alle compagnie ospitanti di entrare in contatto con il mondo della danza internazionale. Al termine di questa prima esperienza pilota, sarò felice di raccogliere pareri e impressioni degli artisti e delle compagnie coinvolte”.

  • “La Direzione Generale Spettacolo ha a lungo sostenuto il dialogo costante tra istituzioni culturali italiane e straniere e compagnie di arti sceniche. Sulla scia del successo di un altro progetto dedicato alla disabilità nelle arti, ‘Europe Beyond Access’, constatiamo che queste residenze sono potenziali ricettacoli di creatività, che offrono agli artisti un’esperienza unica in termini di scoperta e crescita artistica. Siamo lieti di supportare le opportunità di maggiore collaborazione tra Inghilterra e Italia tramite Open Dialogo, offrendo agli artisti con disabilità opportunità di residenze internazionali. Questo è un progetto chiave ai fini dello sviluppo di nuove sinergie volte all’evoluzione del nesso tra danza e disabilità.”

  • “Siamo entusiasti di annunciare questo programma, che darà agli artisti di danza con disabilità maggiori opportunità per sviluppare il loro talento e poter entrare in contatto con altri artisti, organizzazioni culturali e nuovi pubblici. Tutto questo è stato possibile grazie ai nostri partner, il British Council, l’Istituto Italiano di Cultura di Londra e il Ministero della Cultura, con i quali siamo felici di lavorare per rafforzare i legami tra Regno Unito e Italia nel settore creativo e culturale.”

  • “A nome dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, sono felice di supportare il progetto Open Dialogo. Open Dialogo è stato concepito per creare una comunità di danza più inclusiva, in cui gli artisti provenienti da Italia e Regno Unito possano lavorare insieme, condividendo esperienze, pratiche professionali e approcci internazionali. Sono certa che queste residenze d’artista porteranno a una maggiore consapevolezza in termini di scambi culturali privi di pregiudizi, distruggendo qualsiasi possibile termine divisorio tra pratiche artistiche e culturali assolutamente comparabili. Grazie all’Arts Council England, al Ministero della Cultura (Direzione Generale Spettacolo), al British Council e a Stopgap Dance Company per questa fruttuosa collaborazione, realizzata esattamente al momento opportuno.”

  • “Sono felice di essere tra i partecipanti della residenza d’artista promossa da Open Dialogo. Sarà per me una possibilità di rafforzare ulteriormente il mio impegno, in termini creativi e di rappresentanza, come danzatore portatore di disabilità, aprendo il dialogo su questi temi con compagnie di danza inglesi quali la Northern School of Contemporary Dance.”

  • “Viaggiare mi ha sempre arricchita; ho realizzato e mostrato immagini e scritti ambientati in luoghi dove l’inglese non è la lingua principale. Ma questa residenza sarà la prima vera opportunità di collaborare con artisti al di fuori del Regno Unito. Per una scrittrice e artista non udente, ossessionata dal linguaggio e dalla fisicità, si tratta di una grandissima opportunità.”

  • “Sono felice di poter lavorare ancora al mio progetto ‘Human Inhuman Posthuman (Sensitive Geosophies)’ a DanceEast. In questo lavoro, cercherò di risvegliare intelligenze connaturate e profonde, forme di conoscenza intuitive, così da poter superare un’attitudine binaria e antagonistica e sperimentare invece un ampliamento dei nostri orizzonti culturali. L’essere umano ‘a tutto tondo’ può essere raggiunto attraverso un’arte che produca nuove istanze e nuovi territori da esplorare.”

  • “Open Dialogo rappresenta una grande opportunità per artisti emergenti come me. Ho avuto modo di presentare ‘Reflections’ l’anno scorso, in occasione di Resolution a The Place, e sono davvero entusiasta di poterlo sviluppare ulteriormente in Italia. Questa residenza d’artista mi darà la possibilità di condividere la mia storia con un pubblico diverso e di ascoltarne le diverse opinioni sul mio lavoro.”

Organizzazioni ospitanti

Se desideri ricevere aggiornamenti su una qualsiasi delle residenze o opportunità future, iscriviti alla nostra newsletter qui sotto.